Internet Addiction: La droga dell’era moderna
Cosa faresti senza internet? Di sicuro, non potresti leggere questo articolo. La tecnologia ha fatto enormi passi in avanti, semplificandoci la vita. Immaginare la vita senza Internet è impossibile, ma l’utilizzo smodato di questa tecnologia si ripercuote sulla nostra salute psichica, in particolare sulla sfera sociale.
Internet e i suoi effetti
Nel 1995, Ivan Goldberg parlò, per la prima volta di dipendenza da Internet, Internet Addiction Disorder (IAD), definendola come “una patologia, un disordine, un utilizzo smodato di questa tecnologia, che include una vasta gamma di comportamenti, tra cui il non controllo degli impulsi” (Goldberg,1995: pp. 6-7).
La dipendenza da Internet è un disturbo legato all'utilizzo intensivo e ossessivo di internet in tutte le sue forme, dalla navigazione sui social network, alla visualizzazione di filmati, al gioco online ecc.
Possiamo paragonare lo IAD alle dipendenze maggiormente conosciute, quali la tossicodipendenza, oppure, Internet può essere visto come un mezzo per altre dipendenze che diventano online, ad es. il gioco d’azzardo.
Le persone non sembrano essere consapevoli della loro dipendenza e tendono a nasconderne i sintomi.
Lo IAD è un patologia legata alla ricerca di piacere e felicità unita alla sensazione di vuoto da riempire, comprende diversi tipi di comportamenti.
Possiamo distinguere cinque sottotipi di Internet Addiction:
- Cyber Sexual Addiction: la persona è ossessionata dal download, uso e commercio di materiale pornografico online.
- Cyber Relationship Addiction: i soggetti stabiliscono relazioni amicali-affettive mediante e-mail, chat rooms o newsgroup a discapito dei loro rapporti reali. Queste relazioni rimangono confinate al mondo virtuale.
- Social Network Addiction: i soggetti possiedono profili, pubblici o semi pubblici, e ne risultano ossessionati (es. il profilo Facebook e il costante bisogno di pubblicare foto e post e aggiornare il proprio stato).
- Net Gaming Addiction: gioco d’azzardo, giochi online, shopping e commercio online di natura ossessiva.
- Information Overload: dipendenza da sovraccarico di informazioni. I soggetti utilizzano tutto il loro tempo per cercare e organizzare informazioni, presentando una tendenza ossessivo-compulsiva e questo si riflette in modo negativo sulla loro produttività lavorativa.
- Computer Addiction: I soggetti sono ossessionati dall’utilizzo del computer, indifferentemente dall’attività. Tale utilizzo ossessivo si ripercuote soprattutto negli ambienti organizzativi.
L’utilizzo patologico di Internet è favorito dalla sensazione di anonimato e la disponibilità immediata di qualunque cosa si desideri. Spesso i soggetti sviluppano personalità online alternative, favorendo una fuga dalle difficoltà emotive, come ad esempio ansia e depressione, e da situazioni personali problematiche. Occultando la loro identità per molto tempo, i soggetti dipendenti si sentiranno liberi, vedendo nel mondo virtuale un rifugio, un sostituto di quello reale (Young et al., 2000).
Diagnosticare la dipendenza da Internet non è semplice, ma si possono evidenziare gli effetti negativi sulla salute fisica e psichica, le relazioni con i familiari e gli amici vengono danneggiate, interferisce con il lavoro, provoca instabilità economica e incita a commettere crimini informatici.
I soggetti mostrerebbero un disagio di natura psichica: l’utilizzo continuativo di Internet porterebbe l’individuo a non ottenere più nessuna gratificazione dai contatti umani e affettivi. I comportamenti di isolamento dal mondo reale, per rifugiarsi in quello virtuale, formano una nuova patologia detta “sindrome della solitudine online”: gli utenti “troverebbero” se stessi navigando senza un preciso scopo (Ferraro, et al. 2007).
Le sfere coinvolte, negativamente, sono la famiglia e il lavoro. Internet provoca nel soggetto frequenti sbalzi d’umore che si ripercuotono sui problemi di tutti i giorni.
I soggetti sperimentano, inoltre, un alterata percezione del tempo, l’errata interpretazione è paragonabile con quella provocata dall’assunzione di droghe, e ai sentimenti di onnipotenza vissuti (La Paglia et al., 2013). I
n più, divengono facilmente irritabili quando altre persone provano a interferire nella loro fuga dalla realtà (Cantelmi, 2007).
I sintomi comportamentali che caratterizzano gli Internet Addicted sono:
- Il bisogno di trascorrere molto tempo su Internet, per sentirsi soddisfatti;
- La mancanza di interesse in tutte le attività, eccetto Internet;
- Il bisogno di accedere ad Internet aumenta in modo esponenziale così come il tempo trascorso sul web;
- L’inabilità di interrompere o tenere sotto controllo l’uso di Internet;
- Lo spreco di tempo nelle attività relative ad Internet;
- Continuare a usare Internet a discapito dei problemi di salute, sociali e psicologici che questo causa;
Quando la dipendenza è ridotta o interrotta, si sperimenta agitazione psicomotoria, ansia, depressione, pensieri ossessivi circa l’andare su Internet, sintomi tipici dell’astinenza;
I soggetti presentano pensieri distorti circa se stessi e il mondo, tendono a ruminare, sperimentando un IAD più severo e prolungato. La ruminazione mentale è una forma di pensiero circolare, caratterizzata da pensieri ripetuti e ripetitivi, solitamente negativi, che possono riguardare eventi del passato e produrre una deflessione del tono dell’umore.
La ruminazione verte continuamente su pensieri relativi ai problemi associati all'uso personale di Internet. Se incentrata su di sé, porta il soggetto a ricordare gli episodi che rinforzano l’utilizzo di Internet, mantenendo così il circolo vizioso dello IAD.
Il soggetto si percepisce inadeguato, insicuro, perde fiducia in se stesso e presenta problemi di relazione. Altre distorsioni cognitive su di sé includono la messa in dubbio di sé, un basso livello di auto efficacia e una bassa autostima. L'individuo ha, quindi, una visione negativa di sé e tramite il web riesce a trovare conforto nelle relazioni virtuali, le quali appaiono meno minacciose di quelle reali.
Gli Internet Addicted possono presentare anche altre problematiche cliniche, quali ad esempio, disturbi del sonno, mal di schiena, mal di testa, sindrome del tunnel Carpale, stanchezza agli occhi e cattive abitudini alimentari.
Un aspetto comune a tutti gli Internet Addicted è la perdita di controllo. Sembrerebbe che tali dipendenze interferiscano con i processi di controllo mediati dalla corteccia prefrontale. (Brand et al.,2014).
Gli stimoli relativi ad Internet interferirebbero con il processo decisionale e altre funzioni prefrontali, come la memoria di lavoro e le funzioni esecutive.
“Siamo sempre più connessi, più informati, più stimolati ma esistenzialmente sempre più soli.” (T. Cantelmi)
Articolo a cura di Carmen Fortino
Psicologa, Psicodiagnosta,
Psicosessuologa, Criminologa,
Psicoterapeuta Strategica in formazione.
Contatti 3883583054
Riceve in Presenza a Nocera Inferiore e Online
Bibliografia
Brand, M., Young, K.S., Laier, C. (2014). Prefrontal control and internet addiction: A theoretical model and review of neuropsychological and neuroimaging findings. Frontiers in Human Neuroscience, 8: 375- 395.
Cantelmi, T., (2007). Anatomia di un problema, Una review sui fenomeni psicopatologici. Internet-correlati.
Goldberg, I. (1995). IAD, in Cinti M. E.(a cura di) Internet Addiction Disorder un fenomeno sociale in espansione (pp.6-7).
Ferraro, G., Caci, B., D’Amico, A., Di Blasi, M. (2007). Internet Addiction Disorder: An Italian Study, CyberPsychology & Behavior. April, 10(2): 170-5.
La Paglia, F., La Cascia, C., La Barbera, D. (2013). Break. in volition: a virtual reality study in patients with obsessive-compulsive disorder. Experimentation cerebrale, Vol.1.
Young K. S. (2000). Internet addiction: symptoms, evaluation, and treatment. Innovations in Clinical Practice, 17, 19–31
Young K. S. (2004). Internet addiction: a new clinical phenomenon and its consequences. American Behavioral Scientist: SAGE Journal, 48: 402–415.
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